Beautiful offroadhandcycle ride
Winter at last!
Cadamà has been in drydock being pampered for the last few weeks. Skiing season is almost upon us and snow is finally falling up in the mountains while proper misty and cold weather is back on the plains.
Always loved mists, with their cottony, intimate sounds and mood. Once, back when I was a biker, I used to call these moments “Cabin Fever Season”yet staying indoor was never my thing so, just like then and despite knowing my legs would freeze and remain so till evening, the urge to go and enjoy a ride in my offroadhandbike was simply too strong
Finalmente l’inverno!
Finalmente l’inverno. Cadamà è in cantiere a farsi coccolare da un bel po’ di settimane. La stagione dello sci è oramai alle porte e la neve sta finalmente ammantando le cime dei monti; in pianura freddo e nebbia sono giustamente tornate a farla da padrone.
Da bravo Milanese ho sempre amato la nebbia, con i suoi suoni ovattati e quell’atmosfera intima, romantica. Un tempo, quando ancora andavo in moto, chiamavo questa stagione “Cabin Fever” quando non c’è barca o sci e l’andare in moto è una faccenda fredda, bagnata e piuttosto miserabile. Oggi come allora però in casa non ci riesco a stare così, pur sapendo che le zampe mi si sarebbero congelate rimanendo gelide fino a sera, non ho saputo resistere e ho dovuto prendere la mia amata offroadhandbike e andare a cercarmela quella nebbia.
It was a cold and humid morning
So a cold and humid morning (4°C) was the perfect occasion to reconnect with Stefano, a life-time friend from my previous life, before the crash.
Together we went to explore the woods and trails nearby river Ticino, what a fantastic day we’ve had, so rich in beautiful views, silent atmospheres, stiff and utterly cold fingers, laughter, sore shoulders and thatfatigue that is a balm for the soul
Era una mattina fredda e umida
Così una di quelle mattine fredde (4°C), umide e nebbiose, è stata l’occasione perfetta per riallacciare un’amicizia di una vita ma un po’ persa nelle nebbie del tempo.
con Stefano siamo andati a perderci tra le nebbie esplorando boschi e sentieri tra le lanche del Ticino. Giornata fantastica, ricca di silenzi e paesaggi stupendi, di dita intirizzite e braccia doloranti, di risate e di quella fatica che ti fa bene all’anima.
Il vecchio ponte di barche di Bereguardo, costruito nel 1374 e rifatto l’ultima volta con chiatte di acciaio e cemento nel 1913.
E’ sopravvissuto a due guerre mondiali ma il sempre più basso livello dell’acqua ne compromette la possibilità di ammortizzare i pesi facendolo sbattere sul fondo erodendone così l’integrità strutturale. Per saperne di più la-storia-del-ponte-di-bereguardo