SETTE – SEVEN

SETTE – SEVEN

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Sette! Si dice che il sette sia un numero mistico, che porti fortuna e rappresenti protezione e sicurezza; addiritura in passato pare fosse simbolo di vita eterna e perfezione e, si racconta, che sette siano gli anni per arrivare alla crisi di coppia. Per me è il settimo anno da armatore di una splendida creatura, sette anni di amore puro e disperazione profonda quanto il pozzo in cui finiscono i miei averi, sì perchè chiunque conosca il mondo dei “Legni” sa bene che non è mai finita, che ogni volta che credi tutto sia in ordine è il momento in cui arriva una nuova, imprevista rogna. Mille e una volta le ho detto “adesso basta, ti vendo!” eppure ogni volta che le arrivo di poppa, che guardo le sue eleganti linee mi si apre il cuore, sì, dopo sette anni riesco ancora a stupirmi di essere io il suo armatore, io un terraiolo rotolante!

Seven! It is said that seven is a mistic number that brings luck and represents safety and protection; it even seems in times past it was a symbol for eternal life and perfection while today it is whispered that seven are the years that bring to the first relationship crisis. For me seven are the years as owner of a wonderful creature, seven years of pure love and desperation as deep as the well my fortune is sunk in, yes! Because as anyone familiar with wooden boats would know, it’s a never ending story, each and evy time you dare presume everything is in order a new, unforseen problem arises. A thousand and one times I told her enough, I’m selling you! And yet, each and every time I come by her stern, that I see her beautiful, flowing lines my heart bursts. Yep, after seven years I still manage to surprise myself with being her owner, me, a rolling guy from the middle of Northern Italy flat lands!

Sette anni di avventura, di crescita, di panico e di successi e sogni avverati.

Sono diventato armatore di Cadamà il momento stesso in cui l’ho vista. Le sue dimensioni importanti mi hanno dato da subito la certezza che a bordo ci sarebbe stato spazio per ben più di una seggiola a rotelle mentre la sua bellezza… che dire, è stato amore a prima vista. Meno male, perchè senza quell’amore renderla accessibile evitando di sfasciare tutto, di stravolgere la sua classica bellezza sarebbe stato molto più difficile o molesto il recuperarne il degrado tra motore, sartiame, impianto elettrico e così via….

A seven years long adventure full of personal growing, success, panic and fulfilled dreams

I became the owner of Cadamà the very moment I saw her. Beam and length made me sure she could carry more than one wheelchair and her beauty, well, it was love at first sight. Lucky me because without that love, making her accessible to wheelchairs without butchering her or disfiguring her classic lines  would have been next to impossible just as recovering her engine, rigging electric implant and so on would have been rather more unpleasant

Dal 2018 Cadamà regata nel circuito delle Vele Storiche con I Timonieri Sbandati, il suo equipaggio unico fatto di disabili e normodotati ed associazione sportiva dedicata al mondo della disabilità. Sono estremamente fiero di dire che in questi anni ci siamo regalati grandissime soddisfazioni e portato a casa ottimi risultati. L’anno passato sono riuscito a coronare l’altro mio sogno: Cadamà e i Timonieri Sbandati hanno tenuto il primo corso di vela d’altura su una vela classica dedicato a persone con disabilità
Starting in 2018 Cadamà has been racing the Italian Vintage and Classic Sails circuit with I Timonieri Sbandati (Leaning helmsmen) her unique crew composed of “bipeds” and people with disabilities that is also a non profit association and I’m quite proud to say we’ve brought home some very satisfying results. Also last year I was able to crown my other dream:  Cadamà and I Timonieri Sbandati hosted their first high seas sailing camp for people with disabilities.

Arrivando ad oggi, sette anni e diversi sogni raggiunti potrebbero essere il momento perfetto per porre fine ad una bella storia ma come si fa a vivere senza sogni? Così al posto di lasciare vorrei raddoppiare! Sì, raddoppiare le cabine e i bagni accessibili così da poterci cimentare anche nelle regate più lunghe, lanciarci in nuove avventure spingendo sempre più in la i nostri limiti e barriere. Insomma,  “Spazio, ultima frontiera!” Cadamà non sarà l’Entrerprise ma la voglia di avventura e il senso di meraviglia sono quelli, ruote o non ruote!

Seven years and several fulfilled dreams could be the perfect moment to end a beautiful story but how can anyone live without dreams? So instead of ending this story I would like to double it! Yes. double, double the accessible cabins and bathrooms so not to be confined to single day regattas, to allow for new and longer adventures and push further our limits and barriers. So, “Space, the final frontier” Cadamà is surely not the Enterprise but that yearning for adventure, that intangible sense of wonder are the same with or without wheels

Soluzioni Alternative – Alterntive Solutions

Soluzioni Alternative – Alterntive Solutions

Soluzioni Alternative – Alternative Solutions

Alla ricerca di nuove soluzioni per l’accessibilità – searching for different accessibity solutions

Passare del tempo a bordo di una barca, viverla, per me è ben di più che veleggiare o regatare. Scoprire nuovi posti, andare, conoscere, godere di luoghi, profumi, persone e costumi diversi. Quando vivi su una seggiola a rotelle ovviamente questo risulta un po’ più complicat; ben di rado quando tocchi terra il mondo è pronto ad accoglierti con porte senza scalini, rampe e percorsi pianeggianti… soprattutto quando la tua ossessione è levarti dalla folla. Credevo di aver trovato la quadra perfetta, yay! l’handbike ci stava perfettamente nel tender e improvvisamente mi si erano aperti nuovi scenari di perlustrazione di isole ed isolette, Super!! Peccato che non avevo fatto i conti con la difficoltà di stivaggio o con il caos che mi va a combinare con le vele se la metto sulla tuga o a prua per non parlare poi della trafila per potarla a terra. Un’altra delle mie idee balorde andata a farsi benedire… Che dire, non ha funzionato e mi dovrò “accontentare” di un ruotino anteriore. L’importante dal mio punto di vista è non smetter mai di provarci, così mi diverto, mi sento libero e chissà che presto o tardi non venga fuori anche l’idea quasi buona!

To spend time aboard, to live my boat is so much more than “simply” sailing or racing. Discovering new places, to just go, enjoy the different uses, parfumes, peoples, it’s all part of what makes sailing so great. Pity that when you live on a wheelchair and make landfall things tend to become a bit more complicated. It’s not that granted to find a cozy place welcoming you with doors with no steps, sidewalks with ramps or simply a nice, flat area to roll around… particularly when you are obsessed with getting away from everyone and everything. So I thought I found the perfect solution, yay! My handbike fitted perfecly in the tender and suddenly I could see myself wandering around mediterranean pine trees among singing cicadas on some little island, just perfect! Pity I had not considered the reduced stow space nor the mess the handbike would create with the sails if placed above deck nor how long the process of loading and unloading would be. One more of my absurd ideas gone wrong, what can I say, I’ll have to “make do” with an attachable power front-wheel. What matters in my mind is to never stop trying for new solutions, I do enjoy myself, makes me feel free and who knows, one of this days I may even have one that makes a tiny bit of sense! XD